Indagato Enzo Liardo, aspirante consigliere comunale di Fratelli d’Italia

Avrebbe ottenuto le liste degli elettori con un accesso abusivo ai sistemi dell’anagrafe


TORINO. Un’inchiesta della procura di Torino si abbatte sulla campagna elettorale per l’elezione del sindaco. C’è un aspirante consigliere della lista Fratelli d’Italia, Enzo Liardo, indagato dalla procura per accesso abusivo ai sistemi informatici in concorso con alcuni funzionari di Palazzo Civico. L’altroieri mattina i militari del Gico della Guardia di Finanza hanno perquisito l’ufficio elettorale del Comune e consegnato diversi avvisi di garanzia a dipendenti e funzionari. 
I meccanismi
Attraverso la gestione illecita di dati personali l’aspirante membro della Sala Rossa avrebbe ottenuto una serie di informazioni su un numero imprecisato di potenziali elettori da utilizzare per la propria campagna elettorale. Contattandoli direttamente per poter sponsorizzare la propria candidatura. La pratica è ritenuta illecita dagli investigatori non foss’altro perché quei dati non sono a disposizione di tutti. 
L’inchiesta
La notizia è corsa veloce nei corridoi della politica e l’inchiesta è a uno snodo. Potrebbe allargarsi ulteriormente. Pare che nel mirino dei magistrati e della Finanza siano finite anche alcune procedure di rilascio delle tessere elettorali. E che funzionari e dipendenti dell’anagrafe avrebbero favorito con il loro comportamento la campagna elettorale di Liardo in virtù di rapporti di conoscenza pregressi e vicinanze politiche.  L’indagine della procura è coordinata dai pm Francesco Pelosi che fa parte del pool che indaga sui reati contro la pubblica amministrazione e Paolo Toso (in forza alla direzione distrettuale antimafia già autore della maxi-operazione che quasi due anni fa ha portato in carcere l’ex assessore regionale di Fratelli d’Italia Roberto Rosso per voto di scambio politico mafioso). Le loro firme sono in calce agli avvisi di garanzia notificati 48 ore fa. La discovery dell’indagine, avvenuta attraverso perquisizioni pubbliche, rischia di mettere in imbarazzo il partito che proprio oggi accoglie in piazza Castello la leader nazionale Giorgia Meloni a Torino per dare un’ulteriore spinta alla campagna elettorale del centrodestra e del suo candidato Paolo Damilano.
La campagna elettorale
Liardo ha improntato la sua campagna elettorale sulla denuncia degli sprechi, ma anche sulla necessitò del rispetto della legalità con riferimento all’occupazione abusiva delle case popolari in alcune zone di Torino.  “Sono dalla parte dei cittadini onesti, contro l’illegalità” scriveva pochi mesi fa sul suo profilo social. Con una postilla per il comandante della polizia municipale: «Non si preoccupi – scriveva -, se alle prossime elezioni vincerà il centrodestra i vigili avranno molte multe da fare: li metteremo a controllare abusivi, assembramenti e afromarket».



 

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